Amaro ‘900

“Perché un amaro dev’essere per forza aggressivo e pungente? Io, quando lo bevo, voglio sognare”. È proprio dalla volontà di sognare e far sognare di Beppe Carlotto che nasce l’Amaro ‘900, uno scrigno di sapore che cattura tutti i profumi e la tradizione della Mitteleuropa. Realizzato secondo una ricetta ungherese risalente al primo Novecento, viene definito “liquore da meditazione”, anche grazie alla miscela di ben 39 erbe (dalle più conosciute quali salvia, menta, ginepro alle più complesse come genziana e china). La qualità e i profumi che rilascia lo rendono incredibilmente versatile: può essere servito liscio oppure assieme a ghiaccio e seltz; rappresenta un ingrediente perfetto per esplorare il mondo della miscelazione e diventare, quindi, il protagonista di vari cocktail.
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Zabaione

Un altro liquore della serie Mitteleuropea è lo Zabaione, tra i più antichi e conosciuti della produzione Carlotto. Anticamente oggetto di regalo nelle festività natalizie e pasquali, nasce dall’unione di latte intero, tuorli d’uova fresche e Marsala invecchiato. Si ottiene così un prodotto di qualità superiore che può essere gustato in ogni momento fresco e a temperatura ambiente oppure tiepido assieme biscotti delicati per un’indimenticabile pausa invernale. Lo Zabaione è anche un alleato imprescindibile per pasticceri e casalinghe che vogliono rendere speciale una qualunque preparazione dolce approfittando della sua moderata alcolicità e della genuinità degli ingredienti.
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Tradizione liquoristica mitteleuropea e italiana si incontrano nei distillati della Carlotto Liquori, dal sapore ricercato ma dall’incredibile versatilità

Carlotto Liquori: liquori che fanno fare un salto nella Storia
Raccontare una storia ultracentenaria come quella di Carlotto Liquori, iniziata nel 1919 e fatta di antiche tradizioni e rispetto per valori e insegnamenti, è possibile solo attraverso le parole di Daniela, erede di ultima generazione dei maestri distillatori Carlotto.
Alla richiesta di descrivere con una parola ciò che il nome “Carlotto” dovrebbe evocare nei consumatori, Daniela risponde “tempio”, luogo in cui chiunque possa sentirsi a casa. E in effetti, un senso di convivialità e di continuità con il passato viene trasmesso dai 24 liquori prodotti seguendo meticolosamente i passaggi contenuti in un ricettario che si tramanda dal 1883 di padre in figlia e che oggi Daniela Carlotto custodisce gelosamente.
Storia e sapori a metà tra Mitteleuropa e Italia
Ognuna delle 30.000 bottiglie prodotte in un anno racchiude due modi di interpretare i liquori: il mondo della Mitteleuropa e la tecnica italiana; testimonianze della famiglia Carlotto risalgono, infatti, al ‘400 in Ungheria con la famiglia Potepan che, vivendo a pieno i profumi e l’arte dolciaria del tempo, dà il via a una serie di preparazioni che diventano talmente rinomate da giungere alla corte di Francesco I d’Austria.
Successivamente nel 1878 Anton Potepan entra in contatto con Valdagno e decide di trasferirsi con il sogno di unire l’arte della pasticceria e della liquoristica. Da questo connubio nasce il Rosolio che contiene l’essenza dell’olio di rosa bulgara e diviene presto il dono perfetto che gli aristocratici borghesi si scambiano nelle occasioni speciali. La fama e la bontà di tale prodotto sono tali da permettergli di entrare nelle cucine di Vittorio Emanuele II, Re d’Italia.
Giovanni Onesto, figlio di Anton Potepan fu il primo a trascrivere la ricetta del Rosolio, tutt’oggi rimasta invariata, e a tramandarla a sua figlia Teresa che sposa Girolamo Carlotto, titolare assieme al fratello Vittorio di una liquoreria a Valdagno. La sede della liquoreria viene spostata in Via Garibaldi, dove oggi sorge il Locale Storico.
Le tre anime di Carlotto Liquori: il Locale Storico, il negozio e il laboratorio
Per immergersi a pieno nel mondo di Carlotto Liquori non si può prescindere, dunque, dal visitare il Locale Storico o “bottega da vino” a Valdagno, che da tempo fa parte dell’Associazione Locali Storici d’Italia e che restituisce l’impressione di un luogo magico che ha visto susseguirsi davanti allo stesso bancone persone di ogni età e di tante generazioni con storie differenti. È proprio questa magia che ha ispirato Daniela Carlotto, portandola a interessarsi al mondo dei liquori. Affascinata fin da piccola dai racconti del nonno che ricordava di quando gli operai della Marzotto arrivavano a piedi tutte le mattine alle 4, sostavano e sorseggiavano un bicchiere di vin santo con un pezzo di panbiscotto o uno Zabaione con un savoiardo, per prendere forza e proseguire con il lavoro. La sensazione migliore, però, si prova quando clienti ormai adulti tornano a Valdagno e condividono ricordi d’infanzia e giovinezza legati proprio al Locale Storico.
Altro luogo cruciale è il laboratorio, orientato verso lavorazione in lotti di produzione non superiori ai 500 litri per garantire al prodotto elevata qualità. La strada della piccola produzione permette di ottenere prodotti curati, legata a rituali, ricette e ingredienti della tradizione.
Il negozio Carlotto II le Bontà è invece il posto ideale per offrire ai clienti la possibilità di vagliare senza fretta i prodotti della Carlotto, lasciandosi conquistare anche dalla bellezza e dalla cura per il packaging che Daniela propone, iniziata da mamma Nives a suo tempo.
Il fortunato incontro con Gualtiero Marchesi
I prodotti di Carlotto Liquori sono arrivati sulle tavole di tutto il mondo, anche su quelle dei regnanti europei o dei presidenti americani e persino nelle cucine di grandi chef. Particolarmente fortunato si è rivelato l’incontro del 1980 con Gualtiero Marchesi, chef che ha rivoluzionato la ristorazione italiana con la Nouvelle Cuisine. L’evento rappresenta un punto di svolta per il rilancio dell’azienda stessa, poiché fa realizzare nuovi liquori: la China di Carlotto, il Cordiale, un Amaro e… il Rosolio.
Daniela Carlotto ricorda le parole di Gualtiero Marchesi che alla sua prima visita presso la Carlotto insisteva per entrare dalla porta principale del Locale Storico affermando: “Devo entrare da qui, perché è da qui che si vede la storia”. In effetti, la soglia di pietra che resiste all’ingresso è rimasta invariata fin dall’apertura ed è testimone di una storia lunga più di cento anni.

Miscelazione: un nuovo progetto per Carlotto Liquori
I prodotti Carlotto trovano una sorprendente declinazione anche nel mondo dei cocktail. Le loro fragranze, da sempre degustate singolarmente, vengono oggi apprezzate in maniera nuova ed originale dal mondo della miscelazione.
Essenze, profumi ottenuti da radici, cortecce, fiori, semi, foglie e frutti propri della natura che ci circonda, si trovano a percorrere una nuova strada. Escludendo i già citati Zabaione e Amaro ‘900 si ricordano: Il Rosolio, Il Cordiale, Fior d’Agno, China e l’Aperitivo BiancoRosso, nato più di cento anni fa. Prodotto di punta della linea cocktail è il Bitter, dal gusto e dal profumo ricchi ed equilibrati che lo rendono perfetto per la miscelazione e per qualunque preparazione.