Il segreto della grappa dal gusto unico e irripetibile risiede nella serena lentezza della distillazione
É la fine di ottobre ed è giunto il momento di riaccendere l’ultimo alambicco a fuoco diretto che esiste in Italia, a Neive, nelle Langhe, Patrimonio dell’Unesco. Per la 79° volta un fumo leggero esce dall’antico camino annunciando la ripresa della distillazione. Un rito, iniziato da Romano Levi, erede di una famiglia di distillatori langaroli giunti a Neive dalla valle dello Spluga nel 1925. Dopo la scomparsa di Romano, nel 2008, sono le famiglie Scaratti e Schiappapietra che danno continuità ad un pezzo pregiato della storia della grappa in Italia conservando la Distilleria come un “Museo funzionante” e facendola apprezzare a livello internazionale. “Abbiamo conservato l’esperienza della tradizione – afferma Scaratti – riceviamo le pregiate vinacce dai grandi produttori dei vini nobili della zona (Nebbiolo di Barolo, Arneis, Bardera, ecc.), e con cura artigianale iniziamo la distillazione nel centenario alambicco a fuoco diretto che produce, con serena lentezza, una grappa dal gusto unico e irripetibile. In ultimo, un lungo invecchiamento in botti con legni di essenze diverse è il segreto per legare magicamente fragranze ed aromi.” La Distilleria – prosegue Scaratti- diventerà presto una fondazione per conservare a lungo questa capacità di coniugare esperienza e tradizione in sapori unici ed esclusivi e continuare a diffondere una grande eccellenza dell’italianità nel mondo”.