Distillatori di grappa ed esperienza, con un occhio rivolto alla sostenibilità
Una storia ultracentenaria quella dell’azienda Bosso che da sei generazioni fa della qualità il suo punto di forza. Produrre e immettere sul mercato italiano ed estero grappe dal sapore tradizionale ma ottenute tramite tecniche innovative è l’obiettivo che accomuna la famiglia Bosso fin dagli albori.
La storia della distilleria Bosso ha inizio nel 1888, quando Giovanni Bosso sposa la figlia di Stefano Boario e riceve in dono dal suocero le attrezzature per la distillazione delle vinacce. Nel 1930 la produzione viene spostata definitivamente da Luigi, figlio di Giovanni, a Cunico in provincia di Asti per sfruttare la linea ferroviaria all’epoca in costruzione e diffondere i prodotti su tutto il territorio piemontese. In quegli anni, Luigi Bosso adottò anche il nome di Distilleria a Vapore.
La svolta arriva negli anni ’60 quando i figli di Luigi entrano in azienda e hanno l’intuizione di creare grappe monovitigno e di perseguire la strada dell’invecchiamento di lunga durata. Oggi Pierluigi, affiancato dal figlio Umberto, porta avanti la tradizione familiare e grazie alla vasta esperienza nell’invecchiamento accumulata meticolosamente anno dopo anno, produce grappe con invecchiamento variabile dai 2 ai 30 anni la cui tipologia è specificata sulle etichette: Invecchiata, Stravecchia o millesimata.
Ogni grappa è prodotta a partire da vinacce fresche e di qualità che provengono da vitigni limitrofi e il metodo di distillazione adottato è quello discontinuo a vapore diretto. Lentezza e onerosità del processo produttivo, sono il prezzo da pagare per ottenere un distillato con equilibrio impeccabile tra gusto e olfatto.
Massima attenzione è rivolta alla sostenibilità e alla salvaguardia dell’ambiente. Diverse sono le accortezze che la distilleria Bosso ha adottato per migliorare in tal senso il processo di distillazione: sostituzione di una vecchia caldaia a gasolio con un moderno impianto GPL e, quindi, con conseguente riduzione dell’emissione di CO2; invio delle vinaccia esausta a impianti per la produzione di biogas e riciclo del 90% dell’acqua utilizzata per il raffreddamento e la condensazione dei vapori alcolici durante il ciclo di distillazione.
Si ricorda, infine, l’impegno della distilleria Bosso nell’arte del blending, tecnica che permette ai mastri distillatori di veicolare tutta la loro esperienza nell’abbinare grappe da vitigni diversi sfruttando aromaticità e sapori al fine di creare prodotti unici.