Il boom dei cocktail premiscelati spinge il settore del packaging verso soluzioni sostenibili e personalizzate
A seguito della pandemia da Covid-19 il mercato dei cocktail Ready-to-drink ha registrato una crescita significativa in Italia, sostenuto dalla volontà di replicare il rito dell’aperitivo tra le mura domestiche; infatti, secondo uno studio di CGA by NIQ nel 2024 il 24% degli italiani ha assaggiato un cocktail RTD e molti altri sarebbero disposti a farlo. Storici produttori di distillati come Caffo hanno accolto positivamente questa tendenza, lanciando dei cocktail premiscelati in lattina.
Il settore delle scatole per distillati ha dovuto inevitabilmente adeguarsi alla novità, per cui alcune multinazionali specializzate nel settore beverage come Smurfit Kappa hanno iniziato a produrre involucri sostenibili appositamente per i cocktail RTD e numerose scatole resistenti e personalizzabili, derivate da materiali riciclati e certificati. Abbiamo discusso dei vantaggi di queste soluzioni con Chiara Barbieri, direttrice commerciale di Spirito Cocktails, realtà che propone cofanetti di cocktails pronti da bere in busta monoporzione.
“Le moderne box possono contenere da 5 a 10 cocktail in busta già pronti per l’uso. In questo modo si dà la possibilità di gustare un drink comodamente da casa, senza avere alcuna competenza nell’arte della miscelazione. Ciò permette di non acquistare tante bottiglie e di ottimizzare gli spazi. Inoltre, le box sono molto pratiche poiché il prodotto non va in scadenza grazie all’elevata gradazione alcolica che funge da stabilizzante naturale. Un altro vantaggio delle confezioni assortite è legato al fatto che durante una cena con amici ognuno può scegliere il cocktail che preferisce e accompagnarlo con la guarnizione che ritiene più adeguata”.
Di Giusy Carosella