QR Code, RFID e la garanzia di un automazione avanzata che limita il margine di errore: ecco le etichettatrici che il mondo dei distillati richiedono
Quello della tracciabilità è il tema caldo degli ultimi anni. Dal vino all’agroalimentare in generale, passando per molti distillati made in Italy, la ricerca di sicurezza parla di un mercato sempre più attento e di un mondo in cui l’Italian sounding rischia di mettere in difficoltà tante realtà.
A far fronte al problema subentrano le soluzioni di etichettatura intelligente che, facendo uso di Qr code o Rfid da apporre sulle etichette, mettono direttamente in contatto con un registro digitale sicuro. Ecco perché le etichettatrici sempre più spesso includono sofisticati software che fanno anche leva su tecnologie di comunicazione wireless come Rfid, nonché di soluzioni digitali che si integrano coi sistemi aziendali, come gli Erp, che sono in costante evoluzione e che in un futuro imminente arriveranno a integrare anche l’Intelligenza Artificiale. Si tratta di tecnologie complesse che, spesso, si sposano con la semplicità di utilizzo di macchine sempre più evolute e semplici da usare, che i clienti possono adottare rapidamente, senza dover eseguire complicati lavori di integrazione con i macchinari e che possano in qualche modo limitare i danni dettati dall’inesperienza.
“Un vantaggio dell’etichetta elettronica è avere a disposizione uno spazio maggiore rispetto a un’etichetta tradizionale in cui inserire tutte quelle nuove informazioni che in un’etichetta cartacea non troverebbero facilmente i loro spazi- afferma Vanessa Angel, creatrice di QRFox.eu, giovane start-up dedicata all’etichettatura intelligente-. È importante ottimizzare l’uso della digitalizzazione perché il settore beverage non è statico ma soggetto a costanti modifiche, specialmente dopo l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2021/2117 dell’8 dicembre 2023 che impone di includere sulle bottiglie etichettate le informazioni nutrizionali e l’elenco degli ingredienti”.
Di Giusy Carosella