Anche nel mondo dei distillati, soprattutto nell’imbottigliamento dei premium, si fa molta attenzione all’impatto ambientale
È tempo di bilanci ambientali, e anche le imprese di distillazione si impegnano per il benessere del pianeta. Silvia Belvedere Mazzetti, alla guida di Mazzetti d’Altavilla, ha da tempo ridotto l’impatto ambientale dell’intera sede aziendale, puntando su processi come l’imbottigliamento a impatto energetico zero, dimostrando come sostenibilità e innovazione possano andare di pari passo.
“Impianti a energia solare a impatto visivo zero, presenti in azienda dal 2010, il reperimento di energia da fonti eoliche e idriche, ci consentono un approvvigionamento al 100% da fonti naturali. Sul fronte dei materiali abbiamo ridotto la plastica, scegliendo accessori per i quali poter suggerire un utilizzo successivo a quello previsto nel confezionamento stesso. La materia prima utilizzata nella distillazione di per sé assicura una grande ecosostenibilità al processo: la vinaccia non genera scarti da smaltire ma anzi, a fine processo è una materia che si presta ancora a lavorazioni ecosostenibili come la produzione di fertilizzanti naturali, energia biomasse oppure olio di vinacciolo, senza mai generare effettivi e impattanti scarti. Lavoriamo le vinacce locali, a chilometro zero, con guadagno in termini di freschezza e qualità finale del distillato, con un notevole risparmio in termini di trasporto. Un nostro prodotto è dedicato a questa filiera corta, la Grappa 7.0 “Le Origini”, dove sette sono i comuni di produzione e 0 è l’impatto ambientale e i chilometri della vinaccia. Per l’imbottigliamento si punta alla sicurezza con l’isolamento dei macchinari di imbottigliamento per impedire qualsiasi tipo di ingresso esterno estraneo. A bordo riempitrice avviene un’ulteriore filtrazione del prodotto con l’utilizzo di cartucce sterili proprio negli istanti che precedono l’imbottigliamento. Le bottiglie, infine, subiscono una finale operazione di pulizia proprio prima dell’ingresso nell’impianto stesso. A ciò si affianca anche il controllo visivo da parte degli operatori che supervisionano le linee produttive”.